Un viaggio nel tempo tra i frammenti della storia
Il territorio compreso tra il litorale di Castiglioncello e la foce del fiume Cecina è da sempre un luogo ideale per l’insediamento umano e lo sviluppo delle attività produttive. Il fertile entroterra con terreni pianeggianti affacciati sul mare, protetti dalle gentili alture tipiche del paesaggio toscano, la costa punteggiata di scali naturali, tra scogliere rocciose e arenili sabbiosi, uniti alle ricche risorse offerte dalla natura sono stati per secoli un’importante fonte di sviluppo e prosperità per i popoli che li hanno abitati.
Un prezioso intreccio tra terra e mare, lungo la linea del tempo, segnato dalla trasformazione del paesaggio, frutto dell’interazione dell’uomo con l’ambiente che lo circonda, delle relazioni con gli altri popoli del Mediterraneo e degli scambi commerciali e culturali che hanno reso la Costa degli Etruschi uno dei territori più ricchi e variegati della nostra penisola.
Le ricerche storiche e archeologiche hanno consentito di ricostruire negli anni le dinamiche insediative ed economiche e, a tutti gli effetti, di ripercorrere la storia dei popoli che hanno abitato queste zone.
Museo Civico Archeologico di Rosignano Marittimo
Il museo, istituito nel 1957 e riallestito nel 1996, accoglie i reperti provenienti dagli scavi archeologici e dai principali siti di epoca tardo etrusca e romana del territorio. I corredi funerari delle tombe rinvenute a Castiglioncello, avamposto costiero sviluppatosi tra IV e I secolo a.C., quelli della necropoli aristocratica di Pian dei Lupi, riferibile a un villaggio situato nell’entroterra, gli oggetti della vita quotidiana provenienti dagli scavi dell’importante quartiere portuale di Vada Volaterrana, costruito nel I secolo d.C. tra i fiumi Cecina e il Fine. E, infine, i reperti che il mare ha restituito, sporadici dai fondali o associati ai relitti che punteggiano il tratto antistante la nostra costa.
Museo Archeologico Nazionale di Castiglioncello
Costruito sulla sommità di un poggetto immerso nella macchia mediterranea, il museo fu realizzato nel 1914 per volontà di Luigi Adriano Milani, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, per accogliere i corredi funerari della vasta necropoli tardo etrusca (IV-I secolo a.C.), messa in luce durante i lavori di urbanizzazione di Castiglioncello, tra il 1903 e il 1911. L’esterno dell’edificio ha la forma di un tempietto, ispirato a un’urna funeraria etrusca, mentre l’interno, completamente rinnovato nel 2011, abbandona le tradizionali teche scatolari a favore di un’unica grande vetrina “al contrario”, che racchiude il visitatore in un’esposizione innovativa e avvolgente, nel pieno rispetto del progetto iniziale di Milani.
Area archeologica di Vada Volaterrana
Vada Volaterrana era il sistema portuale di Volterra in età etrusca e romana, articolato in approdi, centri manifatturieri e abitati dislocati lungo la fascia costiera compresa tra i fiumi Cecina e Fine. Il quartiere portuale, inserito nelle principali rotte commerciali del Mediterraneo, è da anni in corso di scavo da parte dell’Università di Pisa: qui sono stati messi in luce alcuni edifici interpretati come magazzini per lo stoccaggio delle merci, terme, cisterne, fontane, documentati sia da strutture murarie ancora ben conservate che da una grande quantità di reperti oggi esposti al Museo Archeologico di Rosignano Marittimo.
Uno spazio nato dalla voglia della comunità di riappropriarsi della propria storia. Un luogo che, attraverso i reperti custoditi ed esposti nelle sue sale, racconta le vicende storiche del territorio e delle civiltà che si sono succedute, dalla protostoria fino all’età medievale.
Un piccolo antiquarium che ancora oggi vuole ricordare chi lo ha immaginato e edificato nella Castiglioncello fin de siècle. Un museo che porta con sé gli echi del periodo in cui è stato costruito, e la cui storia si intreccia strettamente con la nascita della frazione balneare e con le vite dei celebri personaggi che l’hanno frequentata e resa famosa.
I luoghi dell’Archeologia
Nel litorale tra Castiglioncello e la foce del fiume Cecina e sulle alture gentili del suo entroterra, le scoperte rinvenute nel corso degli anni ci raccontano delle numerose civiltà che qui si sono succedute. Nel prezioso intreccio tra terra e mare, si ricostruisce la trasformazione del paesaggio lungo la linea del tempo, le relazioni dei popoli con le altre genti del Mediterraneo, gli scambi commerciali e culturali che hanno reso la Costa degli Etruschi uno dei territori più ricchi e variegati della nostra penisola.
Didattica
Il Museo di Rosignano dedica alle scuole primarie e dell’infanzia un’ampia offerta di attività e laboratori didattici condotti da archeologi e operatori museali, quale supporto all’insegnamento della storia antica, che mettono gli studenti a contatto diretto con le principali fonti per la ricostruzione storica: l’archeologia e la cultura materiale.
Le esperienze proposte, dalle più tradizionali a quelle ludico-didattiche fino alla pratica dell’essere archeologo per un giorno, sono improntate all’educazione verso la conoscenza, allo sviluppo delle abilità e alla responsabilità e cura del patrimonio culturale.
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