Un luogo ideale

Il territorio compreso tra Castiglioncello e la foce del fiume Cecina, per le sue caratteristiche climatiche e geografiche e per le sue risorse naturali, è da sempre una regione adatta all’insediamento umano e allo sviluppo di attività produttive: l’entroterra presenta fertili terreni pianeggianti affacciati sul mare e protetti dalle basse colline tipiche del paesaggio toscano; la costa offre numerosi scali naturali, grazie a un litorale variegato che va dalle scogliere rocciose agli arenili ghiaiosi o sabbiosi.
Queste preziose caratteristiche ambientali, in aggiunta alle risorse naturali del luogo, furono quindi un’importante attrattiva per gli uomini fin dai tempi più remoti, che seppero ben sfruttare queste disponibilità traducendole in prosperità e sviluppo.

Il paesaggio

Scendendo da Nord, un variegato litorale muta da scogliere rocciose ad arenili ghiaiosi o sabbiosi, offrendo numerosi scali naturali alla navigazione. La costa è quindi da sempre un’importante cerniera tra l’entroterra e il mondo mediterraneo, permettendo al territorio di inserirsi nei traffici locali e nelle rotte commerciali marittime, oltre che, ovviamente, offrire importanti risorse naturali come la pesca e il sale. Quest’ultimo in particolare ricoprì fin dalla più remota antichità un ruolo centrale nell’economia della costa. Necessario per l’alimentazione umana e del bestiame, impiegato in medicina e in veterinaria, utilizzato per la conservazione dei cibi e per il trattamento delle pelli: l’estrazione e la produzione di sale, documentate già a partire dalla Protostoria, furono in questo territorio di particolare rilievo verosimilmente per tutto l’arco dell’antichità e del medioevo.
La pianura retro-litoranea corre lungo la costa articolandosi in vallate più o meno vaste, affacciate sul mare e protette dalle dolci colline tipiche del paesaggio toscano. I terreni pianeggianti e collinari offrono zone adatte alla policoltura mediterranea (cereali, vite, olivo) e all’allevamento stanziale del bestiame grosso e minuto. Le aree più interne, a vocazione pascoliva, venivano invece sfruttate per le attività pastorali intensive, anche transumanti.
La vegetazione spontanea, oggi come nel passato, è dominata dalla macchia mediterranea, a basso e alto fusto, che forniva legname di varia tipologia per le attività domestiche e manifatturiere, per l’edilizia e la cantieristica navale.
Ulteriori risorse sono la caccia – che offre varietà faunistiche proprie dei molteplici habitat – e la pesca, praticata nel mare e nelle acque interne. Di notevole importanza economica sono inoltre i giacimenti minerari presenti in tutta la zona, che forniscono fondamentali approvvigionamenti di rame (anche nativo di facile estrazione), argento, zolfo, alabastro e allume.
Le sorgenti termominerali, infine, presenti nelle zone collinari, vennero presumibilmente sfruttate nell’antichità a fini termali e terapeutici.

Uomo e ambiente

Le ricerche archeologiche di superficie, gli scavi stratigrafici, lo studio dei reperti e delle fonti scritte, le indagini diagnostiche di geofisica e telerilevamento hanno consentito di ripercorrere la storia delle civiltà che si sono succedute in queste zone lungo la linea del tempo.
Il territorio racchiuso entro i moderni limiti amministrativi del Comune di Rosignano Marittimo apparteneva anticamente in parte a Pisa e in parte a Volterra, metropoli etrusche divenute poi, municipi romani, che dominarono lungamente l’Etruria nord-occidentale.
Ma già a partire dalla più antica Età del Ferro gli uomini avevano saputo cogliere la varietà e la ricchezza delle risorse presenti sul territorio. E, ancora, in età tardo-antica e nel Medioevo, numerose testimonianze ci raccontano della presenza di insediamenti altamente coinvolti nelle attività e negli scambi commerciali. Le caratteristiche geografiche e climatiche di questo territorio, la sua posizione e l’inesauribile ricchezza delle risorse naturali resero quest’area, da sempre, luogo favorevole allo stanziamento dei popoli e punto strategico di sviluppo e prosperità.
Importante meta turistica e culturale, oggi questo territorio appare ancora uno dei luoghi più ricchi e variegati della nostra penisola.

I luoghi dell’Archeologia

Galafone

S. Gaetano di Vada

 

Relitto di Calignaia

 

Pian dei Lupi Castiglioncello

Vada, il Poggetto

Relitto della Meloria

Relitto del Fine

 

S. Gaetano di Vada; sistema portuale Vada Volaterrana

I relitti tra Castiglioncello e Cecina

 

Castiglioncello

Centro militare e approdo in epoca tardo-etrusca, sede di lussuose ville romane, castello medievale, dopo una lungo periodo di abbandono, a fine ‘800 diventerà una famosa località balneare. Qui, all’ombra della macchia mediterranea, beneficiando del mecenatismo di Diego Martelli, i pittori Macchiaioli Fattori, Borrani, Lega, Signorini, spesso ospiti di Diego Martelli daranno vita alla ‘Scuola di Castiglioncello’

Pian dei Lupi

A nord di Rosignano Marittimo si trova la zona di Pian dei Lupi, dove recenti scavi archeologici hanno portato alla luce una vasta necropoli riferibile ad un villaggio aristocratico tardo-etrusco. La posizione strategica, a controllo del mare e dei principali assi viari, fa ipotizzare che l’insediamento svolgesse anche la funzione di presidio militare.

Il mare

Punto di approdo per il commercio transmarino in epoca etrusca e romana, inesauribile fonte di risorse economiche, località di villeggiatura di mecenati e artisti, scorci di paesaggi mediterranei: la costa tra Cecina e Livorno è ricca di storia, cultura e bellezze naturali. L’archeologia subacquea in queste zone ha riportato alla luce relitti e reperti dall’antichità all’epoca moderna, conservati nei nostri musei.

Castelvecchio

Teatro di complesse vicende abitative in epoca medievale, il territorio collinare che circonda Castelnuovo della Misericordia rappresenta un luogo centrale per la comprensione degli insediamenti e dell’economia del territorio dopo la la fine del mondo antico.

Il territorio compreso tra Castiglioncello e la foce del fiume Cecina, per le sue caratteristiche climatiche e geografiche e per le sue risorse naturali, è da sempre una regione adatta all’insediamento umano e allo sviluppo di attività produttive: l’entroterra presenta fertili terreni pianeggianti affacciati sul mare e protetti dalle basse colline tipiche del paesaggio toscano; la costa offre numerosi scali naturali, grazie a un litorale variegato che va dalle scogliere rocciose agli arenili ghiaiosi o sabbiosi.
Queste preziose caratteristiche ambientali, in aggiunta alle risorse naturali del luogo, furono quindi un’importante attrattiva per gli uomini fin dai tempi più remoti, che seppero ben sfruttare queste disponibilità traducendole in prosperità e sviluppo.

Gli ambienti boschivi adatti alla caccia, il mare abbondantemente pescoso, la presenza di giacimenti di metalli come rame, argento e allume e di rocce sedimentarie come l’alabastro, la ricchezza di argilla, le aree pianeggianti e di bassa collina particolarmente adatte alla coltivazione di cereali, della vite e dell’olivo e all’allevamento di bestiame: queste ed altre caratteristiche resero questo territorio una vera e propria cerniera tra l’entroterra e il Mediterraneo, luogo accogliente per lo stanziamento di popoli e punto strategico per un prospero interscambio tra le produzioni locali e i mercati mediterranei.

Le ricerche archeologiche di superficie, gli scavi stratigrafici, lo studio dei reperti e delle fonti scritte, le indagini diagnostiche di geofisica e telerilevamento hanno consentito di ricostruire negli anni le dinamiche insediative ed economiche e, a tutti gli effetti, di ripercorrere la storia delle civiltà che si sono succedute in queste zone. Il territorio racchiuso entro i moderni limiti amministrativi del Comune di Rosignano Marittimo apparteneva anticamente in parte a Pisa e in parte a Volterra, due potenti città etrusche divenute poi colonie romane che dominarono lungamente l’Etruria nord-occidentale costiera. Ma già a partire dalla più antica Età del Ferro, gli uomini avevano saputo cogliere la varietà di risorse presenti sul territorio, come ci documentano insediamenti, anche di vasta estensione, per la produzione e il commercio di sale risalenti all’età protostorica. E ancora, in età tardo-antica e nel Medioevo, numerose testimonianze ci raccontano di saline attive e altamente coinvolte nelle attività commerciali. Oltre all’estrazione del sale, centrale risorsa per numerosi popoli, gli uomini seppero sfruttare le caratteristiche di un entroterra particolarmente fertile e dell’abbondanza della macchia mediterranea, preziosa fonte di legname di varia tipologia usato per la combustione nelle attività domestiche e manifatturiere, per il riscaldamento delle terme, per l’edilizia e la cantieristica navale.