Il Museo Civico Archeologico
di Rosignano Marittimo

Nelle sale del cinquecentesco Palazzo Bombardieri, il Museo Civico Archeologico ospita una ricca collezione che racconta la storia del territorio e ne ripercorre le vicende storiche dalla Preistoria fino al Medioevo. Frutto delle ricerche svolte negli anni da gruppi archeologici locali e dagli enti di ricerca scientifica delle Università e della Soprintendenza, il percorso museale si snoda in un’esposizione dal carattere fortemente didattico, arricchita da ricostruzioni, plastici e strumenti multimediali.

Visita

Via del Castello, 24
57016 Rosignano Marittimo (LI)

Google Maps

Con bus di linea Autolinee Toscane da Livorno e altre località costiere della provincia con cambio a Rosignano Solvay per Rosignano Marittimo.

Orari Autolinee toscane

Orario di apertura

Dal 1 luglio alla seconda domenica di settembre:

dal martedì alla domenica 10:00 – 13:00 / 17:00 – 20:00

(aperto il 15 di agosto)


Dalla terza settimana di settembre al 30 giugno:

dal martedì al sabato 9:00 – 13:00

domenica e festivi 10:00 – 13:00
Chiuso Natale e Capodanno

Biglietti
intero: € 5,00
ridotto: € 3,00 [under 18, studenti, famiglie, gruppi minimo 9 persone]gratuito [under 10 e over 65, insegnanti]

Info e prenotazioni

0586 724288 – palazzobombardieri@comune.rosignano.livorno.it

Come nasce il museo

Nella Toscana di fine anni ’50, l’opera di urbanizzazione e espansione edilizia che stava interessando la zona – e tutta l’Italia del dopoguerra – apre un vero e proprio varco su un mondo sotterraneo celato dal tempo. A poco a poco, dal sottosuolo del litorale tra Castiglioncello e il fiume Cecina e delle colline nel suo entroterra, riaffiorano oggetti e reperti a testimonianza di una vita antica e passata.
Gruppi di archeologi locali, guidati dall’innata sensibilità per la cultura antica, colgono da subito il valore storico di questi ritrovamenti e iniziano a raccoglierli e conservarli. Si presentava davanti a loro, e di fronte all’intera comunità, l’opportunità di conoscere il proprio passato, di ripercorrere le origini e le vicende storiche del territorio: la preziosa possibilità di tracciare i contorni della propria identità culturale.
In un periodo in cui l’archeologia scientifica stava muovendo i suoi primi passi, inizia così a prendere forma quello che, al principio, era niente più che una collezione di reperti esposti in maniera quasi casuale. Negli anni, questa rudimentale collezione sarà analizzata, arricchita e integrata, e darà vita al Museo che oggi visitiamo. Dal 1982, il Dipartimento di Scienze Storiche del Mondo Antico dell’Università di Pisa prende in carico gli scavi e le ricerche nella zona iniziate dal gruppo archeologico negli anni ’60 e ’70, e da qui inizia un’ampia ricognizione topografica dell’hinterland. L’obiettivo è duplice: da un lato c’è la volontà di chiarire la storia che si cela dietro i primi ritrovamenti ereditati dal lavoro del gruppo archeologico, dall’altra c’è la necessità di scoprire cosa ancora il territorio ha da rivelare.
È forse in questi anni che si consolida l’obiettivo che resterà poi cuore e missione del museo: creare uno spazio “plastico”, dinamico, che racconti la storia del territorio attraverso le ricerche del passato ma che rimanga sempre aperto all’innovazione e alla scoperta. Un museo che sia pronto a muoversi di pari passo con le nuove ricerche e che sappia accogliere le nuove realtà che tramite esse vengono alla luce.
Oggi, nel dialogo costante del museo stesso con gli enti di ricerca delle Università e della Soprintendenza, il Museo Civico Archeologico, ospitato dal 1996 nelle sale di Palazzo Bombardieri di Rosignano Marittimo. è uno spazio che non resta mai uguale a se stesso, che porge sempre l’orecchio alle nuove storie che questo territorio ha da raccontare.

Come nasce un museo

Nella Toscana di fine anni ’50, l’opera di urbanizzazione e espansione edilizia che stava interessando la zona – e tutta l’Italia del dopoguerra – apre un vero e proprio varco su un mondo sotterraneo celato dal tempo. A poco a poco, dal sottosuolo del litorale tra Castiglioncello e il fiume Cecina e delle colline nel suo entroterra, riaffiorano oggetti e reperti a testimonianza di una vita antica e passata.

Gruppi di archeologi locali, guidati dall’innata sensibilità per la cultura antica, colgono da subito il valore storico di questi ritrovamenti e iniziano a raccoglierli e conservarli. Si presentava davanti a loro, e di fronte all’intera comunità, l’opportunità di conoscere il proprio passato, di ripercorrere le origini e le vicende storiche del territorio: la preziosa possibilità di tracciare i contorni della propria identità culturale.

In un periodo in cui l’archeologia scientifica stava muovendo i suoi primi passi, inizia così a prendere forma quello che, al principio, era niente più che una collezione di reperti esposti in maniera quasi casuale. Negli anni, questa rudimentale collezione sarà analizzata, arricchita e integrata, e darà vita al Museo che oggi visitiamo. Dal 1982, il Dipartimento di Scienze Storiche del Mondo Antico dell’Università di Pisa prende in carico gli scavi e le ricerche nella zona iniziate dal gruppo archeologico negli anni ’60 e ’70, e da qui inizia un’ampia ricognizione topografica dell’hinterland. L’obiettivo è duplice: da un lato c’è la volontà di chiarire la storia che si cela dietro i primi ritrovamenti ereditati dal lavoro del gruppo archeologico, dall’altra c’è la necessità di scoprire cosa ancora il territorio ha da rivelare.

È forse in questi anni che si consolida l’obiettivo che resterà poi cuore e missione del museo: creare uno spazio “plastico”, dinamico, che racconti la storia del territorio attraverso le ricerche del passato ma che rimanga sempre aperto all’innovazione e alla scoperta. Un museo che sia pronto a muoversi di pari passo con le nuove ricerche e che sappia accogliere le nuove realtà che tramite esse vengono alla luce.
Oggi, nel dialogo costante del museo stesso con gli enti di ricerca delle Università e della Soprintendenza, il Museo Civico Archeologico, ospitato dal 1996 nelle sale di Palazzo Bombardieri di Rosignano Marittimo. è uno spazio che non resta mai uguale a se stesso, che porge sempre l’orecchio alle nuove storie che questo territorio ha da raccontare.

I luoghi dell’ Archeologia